Sei qui: Home articoli 2013
Martedì, 03 Settembre 2013 14:20

L'ANVCG risponde all'appello del Papa "Mai più la guerra!"

Ieri 2 settembre Papa Francesco durante l'Angelus ha proclamato una giornata di digiuno e preghiera per tutta la Chiesa per il 7 settembre, vigilia della Natività di Maria, regina della pace.

"Mai più la guerra!" è stato il forte richiamo alla pace di Papa Francesco che non ha esitato a lanciare il suo accorato appello per la pace, affinché si faccia "ogni sforzo" per promuovere la via del "dialogo", del "negoziato" e della "riconciliazione".

Dopo aver condannato l'uso delle armi chimiche, Papa Bergoglio ha annunciato quindi un'iniziativa senza precedenti: una "giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero", sabato 7 settembre in Piazza San Pietro, dove, oltre ai fedeli cattolici, ha chiamato a riunirsi gli altri cristiani, i seguaci di altre religioni e anche i non credenti. "L'umanità - ha detto - ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace".

Il Papa ha tra l'altro ricordato la "sofferenza", la "devastazione" e il "dolore" portati dall'"uso delle armi specialmente tra la popolazione civile e inerme!". "Non è mai l'uso della violenza che porta alla pace - ha affermato -. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!". Con tutta la sua forza, Bergoglio ha chiesto alle parti in conflitto di "non chiudersi nei propri interessi" e di "intraprendere con coraggio e con decisione la via dell'incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione". Quindi ha esortato la comunità internazionale "a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace" in Siria, "basate sul dialogo e sul negoziato".

L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra non poteva restare insensbile a questo altissimo richiamo alla pace, che è il valore portante dell'attività del sodalizio e la sua ragion d'essere più profonda.

Riportiamo di seguito il testo della lettera che il Presidente Castronovo ha scritto, a nome di tutte le vittime civili di guerra, per aderire all'appello del Papa e alla giornata di preghiera ed unione da lui lanciata.


A Sua Santità
Il Sommo Pontefice Francesco
Prefettura della Casa Pontificia
00120 Città del Vaticano

Oggetto: Adesione alla giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in medio Oriente e nel mondo intero.

Sua Santità,
con intima condivisione e viva commozione ho ascoltato il Suo appello per la pace in Siria lanciato in occasione dell’Angelus di domenica scorsa e a cui aderisco senza riserva alcuna.

Nella mia qualità di cieco civile di guerra dall’età di nove anni e di Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, l’Ente Morale preposto per legge alla rappresentanza e tutela delle 120.000 vittime civili di guerra italiane e dei loro congiunti, ormai da due anni denuncio con forza la drammatica escalation di violenza e morte sulla popolazione civile siriana, in particolari sui bambini, chiedendo alla diplomazia italiana ed internazionale di trovare una soluzione pacifica al conflitto.

Eppure, fino al Suo altissimo intervento di domenica scorsa di fronte al preannunciato attacco militare di Stati Uniti e Gran Bretagna, mai avevo sentito veramente scalfita quella cortina di indifferenza e di immobilismo che ha fino ad oggi caratterizzato l’approccio internazionale alla crisi siriana.

Soltanto Lei, Santità, con il Suo altissimo ed illuminato appello, poteva e può sensibilizzare ed unire le coscienze di tutti, uomini e donne, cittadini e governanti, cristiani e non, di fronte al Suo appello “Mai più Guerra!”.

Perché la Pace, carissimo Pontefice, è un valore assoluto ed irrinunciabile, così come il dialogo e la solidarietà tra i popoli devono essere la chiave di soluzione di ogni conflitto e devono vincere sulla guerra che porta solo invalidità, mutilazioni e morte. E di questo l’Associazione che rappresento ne è testimonianza vivente.

Nel ringraziarLa per il Suo altissimo intervento, voglio comunicarLe la più convinta adesione e partecipazione delle vittime civili di guerra italiane e delle loro famiglie alla “giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in medio Oriente e nel mondo intero” da Lei indetta per il 7 settembre p.v.

Colgo l’occasione per inviarLe altresì alcune copia della nostra Rivista “Pace & Solidarietà”, che con 50.000 copie mensili cerca di sensibilizzare ogni giorno la società civile e le istituzioni sui valori da Lei richiamati e che tanto si è occupata, in questi due anni, del conflitto siriano.
    
Con immenso riconoscimento.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
(Avv. Giuseppe Castronovo)

Ultima modifica il Martedì, 03 Settembre 2013 14:43

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, si acconsente all’uso dei cookie Per sapere di più sui cookie e come cancellarli si veda questa pagina.

Accetto i cookie da questo sito:
EU Cookie Directive plugin by www.channeldigital.co.uk