Com'era ampiamente prevedibile, la norma interpretativa sulla misura iniziale della maggiorazione di cui alla legge n°140/85, contenuta nella finanziaria 2008, è stata impugnata presso la Corte Costituzionale (ordinanza n°181 del 7/2/2008, pubblicata sulla G.U. 1ª serie speciale n°25 dell’11/6/2008 e ordinanze n°191-192-193 del 29/1/2008, pubblicate sulla G.U. 1ª serie speciale n°27 dell’25/6/2008).
Per ricostruire i passaggi che hanno portato a questa situazione, rinviamo al precedente articolo sulla discutibile norma introdotta nell'ultima legge finaziaria.
Sarà quindi la Corte Costituzionale a stabilire in via definitiva quale principio dovrà applicarsi per quantificare la misura iniziale della maggiorazione, che interessa tutti gli invalidi di guerra e i loro congiunti che lavorano nel settore privato e quindi non hanno diritto ai benefici della legge n°336/70.
Questa decisione sarà vincolante e operativa per tutti gli interessati, ferma restando la prescrizione di dieci anni per gli arretrati.
Non è al momento possibile fare nessuna ipotesi sui tempi in cui questa decisione verrà presa nè sull'esito: da un lato infatti la incostituzionalità della norma appare palese, dall'altro però va ricordato che la Corte Costituzionale, con il pretesto delle esigenze di bilancio, si è sempre mostrata piuttosto "morbida" con queste disposizioni pseudo-interpretative, che minano molto il rapporto di fiducia tra i cittadini e lo Stato.