Con la risoluzione n°175/E del 20 luglio 2007, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito il principio che l’Iva ridotta al 4% può trovare applicazione per tutti gli ausilii, di qualsiasi tipo, relativi a menomazioni funzionali permanenti, anche se questi non sono ricompresi nel nomenclatore-tariffario delle protesi e anche se vengono ceduti a persone diverse dall’invalido o a enti.
Ciò che conta è la possibilità di qualificare il bene come “ausilio o protesi” e a tal fine occorre distinguere due diversi tipi di beni.
Il primo tipo è rappresentato da quegli ausilii che, per loro caratteristiche, possono essere usati solo da persone affette da menomazioni funzionali permanenti e in questo caso non è necessaria alcuna certificazione sanitaria.
Rientrano nel secondo tipo invece tutti quei beni che sono suscettibili di diversa utilizzazione, per i quali occorre invece produrre un’adeguata certificazione medica che ne attesti l’utilizzazione da parte dei malati affetti da menomazioni funzionali permanenti.
Tale pronuncia conferma il precedente orientamento dell’Agenzia, già espresso in passato con le risoluzioni n°146/E del 2001 e n°253/E del 2002.
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Giovedì, 06 Settembre 2007 00:00