Il 20 giugno di ogni anno si celebra, per volontà dell'Assemblea Generale dell'ONU, la Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita nel 2001 in occasione del cinquantenario della Convenzione internazionale sullo status dei rifugiati (1951).
Da allora il dramma dei rifugiati costretti a scappare dalle proprie terre si è imposto sempre più al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica mondiale e italiana in particolare.
Nella maggior parte dei casi queste persone fuggono da guerre e conflitti e non lo fanno certo per scelta, ma perché vedono nella fuga dal proprio paese d'origine l'unico modo per salvare se stesse e i propri cari dalle atrocità che gli eventi bellici portano con sé.
E' questa un'altra delle violenze che le popolazioni civili hanno da sempre subìto e subiscono durante le guerre e che anche le vittime civili di guerra italiane hanno conosciuto durante la Seconda Guerra Mondiale, con i tanti episodi di sfollamento accaduti nel nostro paese, più di una volta anche con drammatiche conseguenze.
Si tratta di un dramma umanitario di fronte al quale costruire muri o ideare leggi sempre più restrittive, oltre ad essere disumano – e spesso dettato solo da interessi di parte di basso livello - non serve a nulla: niente può fermare chi scappa per sopravvivere dopo aver perso tutto, persino una terra di appartenenza, a causa di eventi che non ha voluto.
Queste sono tra le motivazioni che hanno spinto l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra a lanciare una campagna di informazione sul fenomeno dei rifugiati con lo slogan "Io non volevo partire - chi fugge dalle guerre ha bisogno di una mano", per portare il dramma di queste nuove vittime civili dei conflitti all'attenzione dell'opinione pubblica e delle nuove generazioni attraverso le scuole, grazie alla collaborazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con cui l'ANVCG ha di recente sottoscritto un più ampio protocollo d'intesa.
In continuità con la suddetta campagna di informazione e al fine di partecipare alle celebrazioni della Giornata Mondiale del Rifugiato 2016, l'ANVCG presenterà, in collaborazione con UNRWA Italia (l'Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi), alcune iniziative il 16 giugno 2016, alle ore 11.00, presso la Sala Caduti di Nassiriya del Senato.
In questa giornata verrà, infatti, presentato il nuovo progetto congiunto tra l'ANVCG e UNRWA Italia che prevede la costruzione di uno spazio ricreativo con area giochi nel campo rifugiati palestinesi di Homs, in Siria, che ha l'obiettivo di fornire un ambiente sicuro,educativo e ludico a 5.000 bambini rifugiati vittime del conflitto siriano, rispondendo alle loro necessità di assistenza psicosociale.
Verrà illustrato, inoltre, il progetto "Verso il Museo della fiducia e del dialogo del Mediterraneo", realizzato in partenariato con il Comitato 3 Ottobre Onlus, che vedrà ospitate sull'isola di Lampedusa, accanto alle opere provenienti dai più importanti musei dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, i reperti delle vittime dei naufragi e testimonianze delle vittime civili di guerra di ieri e di oggi. Un progetto ambizioso che vede l'arte come strumento fondamentale per il dialogo tra le culture e i popoli.
Questi gli interventi in programma al convegno:
- Saluto Vice Presidente del Senato Sen. Linda Lanzillotta
- Sottosegretario agli affari Esteri e alla cooperazione internazionale Sen. Benedetto Della Vedova
- Saluti autorità
- Giuseppe Castronovo – Presidente Nazionale ANVCG
- Tana De Zulueta – Presidente UNRWA Italia
- Tareke Brhane – Presidente Comitato 3 Ottobre
- Marina Calvino – Segretario Generale UNRWA Italia
- Lorenzo Rinelli – L’Osservatorio, Centro di ricerca ANVCG
Moderatrice: Maria Grazia Abbate (RaiNews24)