Il premio Nobel per la pace 2017 è stato assegnato alla rete internazionale ICAN - International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, un network di oltre 400 organizzazioni provenienti da 100 Stati diversi che lavora per la messa al bando delle armi nucleari. Il Comitato per il Nobel di Oslo ha assegnato il premio all'ICAN per per "il suo ruolo nel fare luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per arrivare a un trattato di proibizioni di queste armi".
Fondata nel 2007 e con sede a Ginevra, ICAN ha promosso la firma del Trattato per la proibizione delle armi nucleari, siglato lo scorso 7 luglio da una conferenza dell'ONU, cui però non hanno partecipato tutti gli stati in possesso di armamenti di questo tipo (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord) e gli stati parte di alleanze militari che includono la deterrenza nucleare quali gli Stati della NATO (a eccezione dei Paesi Bassi), la Corea del Sud, il Giappone, l'Australia (questo il dettaglio della votazione).
L'azione dell'ICAN proseguirà con l'obiettivo di promuovere il dibattito sul nucleare, con particolare attenzione agli effetti a lungo termine dell'arma atomica sull'ambiente e sulle popolazioni e cercando di coinvolgere le nazioni che per ora non hanno aderito al trattato.
L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra accoglie con soddisfazione questa decisione del Comitato per il Nobel, che contribuirà certamente a sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica mondiale sulla necessità di limitare quanto più possibile gli armamenti, il cui bersaglio è ormai per la maggior parte costituito dalle inermi popolazioni civili.