Giovedì, 26 Aprile 2018 10:42

L'ANVCG al Quirinale per la Festa della Liberazione

Il Presidente ANVCG Castronovo con il Presidente Mattarella Il Presidente ANVCG Castronovo con il Presidente Mattarella

Il giorno 24 aprile, nella ricorrenza del 73° anniversario della Liberazione. il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato al Quirinale gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, alla presenza della Ministra della Difesa Roberta Pinotti, della Ministra dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli e dei vertici delle Forze Armate.

L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra era rappresentata dal suo Presidente Nazionale Giuseppe Castronovo, dal Vice Presidente Nazionale Aurelio Frulli e dal Segretario Generale Roberto Serio.

Nel suo discorso (cliccare qui per il testo integrale) il Presidente Mattarella ha voluto ribadire che la Resistenza è nata spontaneamente dal bisogno di pace, di giustizia e di libertà diffuso nelle città, nelle periferie, nelle campagne e sulle montagne e che essa costitusice una parte essenziale della nostra storia, avendo "ridato dignità alla Nazione". Nel ricostruire le vicende di quegli anni, ha ricordato  tutte le componenti che sono state protagoniste della lotta per la Liberazione, ivi compresa la popolazione civile che ha subìto  "orribili repressioni che hanno colpito cittadini innocenti e indifesi, anziani, donne e bambini".

La partecipazione dei civili alla Guerra di Liberazione è un punto che l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha sempre voluto mettere in evidenza. La resistenza disarmata di tantissimi uomini e donne comuni è stata infatti un fattore determinante per la vittoria finale ed ha assunto molte forme diverse, tutte ugualmente importanti: assistenza agli sbandati, ai disertori, agli ebrei, ai prigionieri fuggiaschi e a tutti i perseguitati; ed ancora, piccole o grandi forme di sabotaggio, aiuto materiale e morale a chi combatteva attivamente nella Resistenza, fino ad arrivare ad episodi eclatanti come le “Quattro Giornate di Napoli”, vera e propria rivolta di popolo contro gli invasori.

Il Presidente Mattarella non ha mancato di ricollegare la celebrazione del 25 aprile alla realtà contemporanea, invitando a non sottovalutare i "segnali che manifestano rigurgiti di autoritarismi, di negazionismi, di indifferenza rispetto ai fondamentali diritti della persona umana, di antisemitismo, di malintesi egoismi nazionali" e affermando che "chi ha lottato, chi ha sacrificato la propria vita, per la libertà, per la giustizia e per la democrazia, costituisce un esempio per tutti e ci ha consegnato un patrimonio di valori che va custodito e trasmesso".

Riguardo a ciò, il Presidente ha voluto evidenziare l'importanza di far conoscere ai giovani i valori dell'impegno, della responsabilità e della solidarietà e la meritoria azione svolta a tal fine delle Associazioni presenti all'incontro, definita "un servizio alla democrazia e alla memoria del nostro popolo".

L'ANVCG è ben consapevole delle responsabilità e dell'importanza di questo suo ruolo di ponte tra le generazioni e, specialmente negli ultimi anni, si sta impegnando a fondo per promuovere tra le nuove generazioni una cultura di pace e di solidarietà basata sulla memoria storica, grazie anche al protocollo d'intesa stipulato con il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e alle iniziative collegate alla Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti.

Ultima modifica il Giovedì, 26 Aprile 2018 10:57

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