Nella seconda settimana di dibattito generale, Angola, Austria, Irlanda, Italia, Malesia, Nuova Zelanda, Filippine, San Marino e Svizzera hanno manifestato preoccupazione sull'impatto umanitario delle armi esplosive quando usate nelle zone urbane, insieme con la Croce Rossa Internazionale e INEW.
A seguito della Conferenza di Vienna, insomma, numerose delegazioni degli Stati hanno sottolineato che i conflitti urbani costituiscono una questione umanitaria di importanza prioritaria. Secondo la Croce Rossa Internazionale, i bombardamenti e l'impiego di armi pesanti nelle città pone i civili ad alto rischio di sofferenza, morte, ferite, disabilità fisiche temporanee o permanenti, distruzione di case e infrastrutture, come anche è causa di danni indiretti a lungo termine e migrazioni forzate.
La Croce Rossa Internazionale ha richiesto urgentemente agli Stati di attivarsi nel campo dell'assistenza alla vittime, del training militare, dell'individuazione del bersaglio e nella raccolta dei dati e di implementare politiche e pratiche militari che migliorino la protezione dei civili nel rispetto del Diritto Internazionale Umanitario, in particolare evitando del tutto di usare le armi esplosive a largo raggio nei contesti urbani.
Molte delegazioni, infine hanno espresso il loro supporto allo sviluppo della dichiarazione politica internazionale attraverso una dichiarazione congiunta (per leggere il testo in italiano della dichiarazione cliccare qui) rilasciata all'Assemblea dall'Irlanda il 23 ottobre. Tra questi paesi anche l'Italia. INEW, la rete internazionale contro le armi esplosive, ha rilasciato una dichiarazione all'assemblea, sottoscritta da tutte le organizzazioni che ne fanno parte, compresa l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra. Il testo della dichiarazione, in lingua italiana, è disponibile qui.
Appuntamento perciò a Ginevra, il 18 novembre, per il primo incontro di consultazioni informali sul testo della dichiarazione politica internazionale. L'ANVCG, che coordina in Italia la Campagna contro le armi esplosive nelle aree popolate, di cui sono partner Campagna Italiana Contro le Mine e Rete Italiana per il Disarmo, ci sarà.
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Mercoledì, 23 Ottobre 2019 11:36