Sono ormai anni che il mese di agosto rappresenta un periodo da bollino rosso per quanto riguarda il ritrovamento di ordigni bellici inesplosi nel nostro paese.
Queste sono i ritrovamenti solamente dell'ultima settimana:
- 29 proiettili di medio calibro, due bombe da mortaio e una bomba d'aereo tedesca ritrovati nelle acque antistanti il porto di Ognina, in provincia di Catania. Le operazioni di disinnesco subacqueo sono durate dal 13 al 21 agosto
- un proiettile d'artiglieria ritrovato da un bracciante nel Comune di Castel Guelfo in provincia di Bologna, il 23 agosto
- un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale rinvenuto durante gli scavi per i lavori di ristrutturazione nella zona del molo Piave al Porto di Palermo lo scorso 22 agosto
- un proiettile da mortaio inesploso, ritrovato nel greto del torrente Settimana, a Claut, in provincia di Pordenone lo scorso 21 agosto
- un bossolo di proiettile d'artiglieria rinvenuto per caso in mare da un turista a Bordighera, il 21 agosto
- un ordigno della Seconda Guerra Mondiale, deteriorato e mancante della sicura di trasporto e maneggio, ritrovato nel Napoletano il 20 agosto
- una bomba del secondo conflitto mondiale, anch'essa priva di sicura, è stata ritrovata in Valcamonica, a pochi metri da un sentiero battuto frequentemente dagli escursionisti nella stagione estiva, è stata trovata per caso il 20 agosto
- una granata di fabbricazione tedesca rinvenuto per caso sulle spiagge di Gonnesa, nel sud della Sardegna, lo scorso 19 agosto
- a Padula, in privincia di Salerno, gli artificieri hanno fatto brillare tempestivamente una granata anticarro della Seconda Guerra Mondiale il 19 agosto
- il 18 agosto un intero arsenale di armi e munizioni dell'ultimo conflitti mondiale è stato ritrovato nei boschi intorno a Gallarate
- nello stesso giorno un tratto di una pista ciclabile nel Modenese è stato chiuso per provvedere al disinnesco di un ordigno bellico ritrovato il mese precedentesul letto di un ruscello nel Comune di Montella (Avellino) sono state ritrovate due bombe da mortaio lo scorso 17 agosto.
Sono anni che l'ANVCG denuncia non solo la pericolosità, ma anche il potenziale danno al normale svolgimento della vita quotidiana costituito dagli ordigni bellici inesplosi. In più di un intervento pubblico l'ANVCG ha infatti sottolineato come l'Italia, storicamente oggetto di un massiccio bombardamento militare soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, custodisca all'interno del suo territorio un numero altissimo di ordigni inesplosi, letali per le persone.
A questo proposito lo scorso giugno l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha lanciato il progetto DE-ACTIVATE, allo scopo di sensibilizzare le scuole al problema costituito dagli ordigni bellici inesplosi ed educare i ragazzi ad assumere un comportamento corretto in caso di ritrovamento. Il progetto è parte della più ampia strategia dell'Associazione, composta da vittime civili di questi ordigni colpite anche a distanza di molti anni dalla fine delle ostilità, per trasformare gli episodi di ritrovamento da fatti di "colore" delle cronache locali, in episodi di rilevanza nazionale ai fini della messa in sicuro del territorio.