Risale alle Prima Guerra Mondiale l'ordigno rinvenuto oggi, 30 settembre, nei pressi della celebre Piazza Campo de' Fiori, a Roma.
Secondo i primi riscontri l'ordigno è una bomba di circa 20 cm, trovato seppellito ad un metro dal suolo da operai intenti a ristrutturare un negozio in via dei Cappellari. La zona è stata chiusa e messa in sicurezza, in attesa dell'intervento di rimozione da parte degli artificieri.
Sono anni che l'ANVCG denuncia non solo la pericolosità, ma anche il
potenziale danno al normale svolgimento della vita quotidiana costituito
dagli ordigni bellici inesplosi. In più di un intervento pubblico
l'ANVCG ha infatti sottolineato come l'Italia, storicamente oggetto di
un massiccio bombardamento militare soprattutto durante la Seconda
Guerra Mondiale, custodisca all'interno del suo territorio un numero
altissimo di ordigni inesplosi, letali per le persone.
A questo
proposito lo scorso giugno l'Associazione Nazionale Vittime Civili di
Guerra ha lanciato il progetto DE-ACTIVATE, allo scopo di sensibilizzare
le scuole al problema costituito dagli ordigni bellici inesplosi ed
educare i ragazzi ad assumere un comportamento corretto in caso di
ritrovamento. Il progetto è parte della più ampia strategia
dell'Associazione, composta da vittime civili di questi ordigni colpite
anche a distanza di molti anni dalla fine delle ostilità, per
trasformare gli episodi di ritrovamento da fatti di "colore" delle
cronache locali, in episodi di rilevanza nazionale ai fini della messa
in sicuro del territorio.