Andrea Fagiani, abile artificiere dell'Esercito italiano, è morto martedì 17 maggio a Narni durante delle operazioni di scarico con un muletto che, probabilmente, si è ribaltato. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno potuto solo constatare il decesso dell'uomo.
Il capo artificiere Fagiani era specializzato nello sminamento di ordigni bellici e il suo lavoro lo aveva portato ad operare anche in Africa, a supporto anche di progetti umanitari locali. Per il suo impegno e professionalità gli era stata anche conferita l'onoreficienza al merito civile nel 2010 dal Ministero dell'Interno.
Questo, purtroppo, ennesimo incidente ci testimonia la pericolosità degli ordigni bellici, denunciata da anni dall'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG). Tra le varie attività messe in campo dall'ANVCG per sensibilizzare sul tema l'opinione pubblica, c'è anche il lavoro di mappatura del suo Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi, che documenta tali incidenti sia sul suolo italiano che internazionale.
Per seguire il lavoro quotidiano di mappatura dei rinvenimenti del Dipartimento, clicca qui.