A Stoccareddo, una frazione del comune di Gallio, in provincia di Vicenza, un uomo di 30 anni è morto, nella mattina del 1 giugno, in seguito all'esplosione di un ordigno bellico risalente al Primo conflitto mondiale. L'incidente è avvenuto nell'abitazione privata in fase di ristrutturazione appartenente alla vittima che stava aiutando alcuni operai in un lavoro per mettere il cappotto termico. L'uomo ha tagliato con una smerigliatrice quello che sembrava un tubo che usciva dal muro ma che in realtà era una parte di un siluro Bangalore, ordigno utilizzato nel Primo conflitto mondiale.
L'ordigno, chiamato anche mina bangalore, bangers o semplicemente bangalore, è un congegno esplosivo di forma cilindrica montata all’estremità di un tubo allungabile, utile per provocare un’esplosione a distanza. Durante il Primo conflitto mondiale veniva usato per aprire varchi nelle difese nemiche, principalmente per distruggere il filo spinato prima di un attacco. Nel tempo questo tipo di esplosivo si è evoluto, e le sue prime versioni sono alla fine state usate, nel secondo dopoguerra, per armare il cemento. L’ipotesi infatti è che le prime persone ad aver costruito la casa, non sapendo della pericolosità dell'oggetto, abbiano deciso di usare i tubi delle bangalore come rinforzo per i muri.
La vittima è stata investita dall'esplosione di buona parte del muro e da schegge che lo hanno gravemente ferito, dopo il soccorso dell'eliambulanza, l'uomo è stato ricoverato presso l'ospedale San Bortolo a Vicenza dove è deceduto dopo poche ore dall'arrivo.