Dal 15 al 18 aprile si svolge il Bologna Peacebuilding Forum 2024, l'Agenzia per il Peacebuilding ha lanciato il rapporto "L'Italia e la Mediazione" che delinea nuovi modi in cui l'Italia può contribuire alla mediazione a livello nazionale. Il Forum, giunto alla sesta edizione, è un evento centrale in Italia e in Europa per il settore del peacebuilding e quest'anno si interroga su come rilanciare la mediazione, una riflessione che appare quanto più necessaria in un momento di grande tensione internazionale e sofferenza per le popolazioni civili nei teatri di guerra. A questo proposito il Responsabile di Ricerca e Policy per Agenzia per il Peacebuilding, Bernardo Venturi ha sottolineato: "la mediazione per la pace è notevolmente cambiata negli ultimi anni. Nuovi attori come il Qatar e la Turchia svolgono un ruolo importante. In questo quadro, molti paesi si sono dotati di strutture di supporto alla mediazione all'interno del Ministero degli Esteri in cooperazione con organizzazioni non-governative specializzate. Questa è una pista che anche l'Italia può seguire".
Il Bologna Peacebuilding Forum continuerà fino a venerdì 17 maggio con diversi eventi e iniziative in diverse sedi nel centro di Bologna. Il direttore di AP, Mikhail Silvestro Sustersic, sottolinea l'importanza di questo evento annuale: "quest'anno abbiamo deciso di dedicarci al tema della mediazione di pace: come si può risolvere i conflitti in modo non violento? Durante il Forum avremo occasione di affrontare questi temi focalizzandoci tra le varie cose sulla partecipazione delle donne e di altre voci marginalizzate nei processi di mediazione, sulle potenzialità offerte della nuove tecnologie e sul ruolo dell'Italia nel panorama della mediazione internazionale". Il Forum è organizzato con il patrocinio del Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), John Hopkins School of Advanced International Studies, Università di Bologna, Rete Università per la Pace e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Fondazione Compagnia di San Paolo, Rotary Club Bologna Ovest, L'Osservatorio – centro ricerche sulle vittime vivili dei conflitti e Prometeia.