Lunedì, 08 Luglio 2024 13:52

Ordigno ritrovato non lontano dal luogo dell'incidente di Nicolas Marzolino e Lorenzo Bernard: sono ancora troppi gli ordigni inesplosi sul territorio

Un ordigno bellico inesploso è stato ritrovato in un bosco di Novalesa, la stessa località dove nel 2013 due ragazzi di soli 16 anni rimasero gravemente feriti, riportando entrambi cecità totale e altre invalidità permanenti. Il proiettile di artiglieria sarà bonificato dal 32º Genio guastatori di Fossano, con la collaborazione del Sindaco Bruno Botteselle e grazie all'ineccepibile comportamento dei ragazzi che lo hanno trovato.

Un gruppo di ventenni del posto che passeggiava in un bosco si è imbattuto nel proiettile di artiglieria risalente alla Seconda Guerra Mondiale. La prima reazione è stata quella di chiamare Nicolas Marzolino e Lorenzo Bernard, proprio le vittime dell'incidente di 10 anni prima, che a Novalesa tutti conoscono e che oggi sono impegnati nell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra rispettivamente come Presidente del Piemonte e consigliere. Lorenzo, inoltre, è atleta paralimpico in procinto di partecipare sulla sua bici, in tandem con Davide Plebani, alle Paralimpiadi di Parigi 2024.

"Abbiamo subito chiamato le forze dell'ordine – racconta Nicolas Marzolino - e poi siamo andati nel bosco a delimitare l'area. Facendo ben attenzione a non avvicinarci ma mettendo in sicurezza il bosco, in attesa dell'intervento degli artificieri. Purtroppo di ordigni nella nostra zona ce ne sono ancora molti, si tratta inoltre di una zona molto soggetta ad incendi durante i quali si verificano spesso esplosioni. Questi boschi sono battuti da cacciatori ed appassionati di montagna, gli ordigni sono pericolosi, possono anche esplodere all'improvviso, per questo è essenziale sensibilizzare la cittadinanza per far sì che i ritrovamenti non si trasformino in incidenti come è successo a me. Voglio ringraziare i ragazzi che hanno ritrovato l'ordigno, grazie a loro il bosco è più sicuro".

In Italia il ritrovamento di ordigni bellici avviene quotidianamente, il bilancio del 2023 è di 5 morti, tra cui un bambino di soli 10 anni, e diversi feriti. Numeri che restituiscono la fotografia di un fenomeno purtroppo ancora attuale: questi ordigni e i tragici incidenti che causano sono la triste eredità della guerra che la popolazione civile paga sulla propria pelle in Italia e nei tanti Paesi che hanno vissuto e vivono i conflitti. L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra è quotidianamente impegnata per sensibilizzare ed educare al rischio su questi i temi attraverso incontri e laboratori nelle scuole di ogni ordine e grado di tutto il Paese.

(comunicato stampa)

ordigno novalesa luglio 24

Ultima modifica il Mercoledì, 10 Luglio 2024 13:06

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