Giovedì, 17 Ottobre 2024 11:04

Armi Esplosive, Guerra e Disarmo: L’Appello delle Nazioni Unite per la Protezione dei Civili

Durante la 79ª riunione annuale della Prima Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, focalizzata su disarmo e sicurezza, l'uso di armi esplosive continua a causare enormi danni tra i civili in vari conflitti globali, dalla Striscia di Gaza al Libano, dal Sudan alla Siria, fino all’Ucraina. L’impatto devastante delle armi esplosive è stato ampiamente riconosciuto nel Rapporto 2023 del Segretario Generale dell’ONU sulla protezione dei civili nei conflitti armati, che evidenzia come il loro uso in aree popolate rappresenti una delle principali cause di vittime civili.

 

Armi Esplosive e Vittime Civili

Secondo i dati raccolti dalle organizzazioni della società civile e dalle Nazioni Unite, quando le armi esplosive vengono impiegate in aree urbane, circa il 90% delle vittime sono civili. Questo fenomeno non solo provoca morti e feriti, ma distrugge anche le infrastrutture essenziali per la sopravvivenza, come ospedali, scuole, reti idriche ed energetiche. Le conseguenze di questa distruzione sono drammatiche e di lunga durata, aggravando la crisi umanitaria nei contesti di guerra.

L’ONU e diverse nazioni, tra cui i Paesi scandinavi, l’Irlanda, il Liechtenstein e la Svizzera, hanno sollevato preoccupazioni durante la sessione di New York, esortando tutti gli Stati a rispettare il diritto umanitario internazionale e a cessare l’uso di armi esplosive nelle aree densamente popolate.

 

La Dichiarazione Politica sulle armi esplosive e la Protezione dei Civili

Nel giugno 2022, è stata adottata la Dichiarazione politica internazionale sulle armi esplosive, con la quale gli Stati si impegnano a ridurre l’impatto umanitario dell’uso di armi esplosive nei centri abitati. Questo documento, aperto alle firme nel novembre 2022, rappresenta il primo riconoscimento internazionale formale della gravità delle conseguenze umanitarie derivanti dall’impiego di queste armi. Finora, 87 Stati, tra cui l’Italia, hanno firmato la Dichiarazione, assumendosi l’impegno di limitare o astenersi dall’uso di armi esplosive in aree popolate e di assistere le vittime.

I firmatari si impegnano a collaborare con le Nazioni Unite, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e le organizzazioni della società civile per rafforzare la protezione dei civili e attuare misure di protezione a livello nazionale.

 

L’Appello delle Nazioni Unite

L’Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per il Disarmo, Izumi Nakamitsu, ha sottolineato come l’uso di armi esplosive rappresenti una delle maggiori minacce per i civili nei conflitti armati attuali. Nakamitsu ha descritto il loro impiego in aree popolate come "inconcepibile" e ha citato esempi di conflitti come quello in Ucraina e nel Medio Oriente, dove queste armi hanno provocato danni indiscriminati e devastanti.

 

Focus su Gaza e il Conflitto in Medio Oriente

La situazione a Gaza è stata oggetto di intense discussioni durante la riunione, con molteplici Stati, tra cui Irlanda, Paesi nordici e il Consiglio di Cooperazione per gli Stati Arabi del Golfo, che hanno condannato l’uso di armi esplosive da parte dell’esercito israeliano. L’Irlanda, in particolare, ha definito la risposta di Israele "sproporzionata" e ha condannato gli attacchi aerei su aree popolate, che hanno provocato vittime civili e distruzione di infrastrutture vitali.

Analogamente, i bombardamenti su Libano e altre aree del Medio Oriente hanno scatenato preoccupazioni per la violazione del diritto internazionale umanitario. Diversi Stati hanno chiesto un’immediata cessazione degli attacchi e una maggiore protezione delle popolazioni civili.

 

Le Prossime Azioni la Protezione dei Civili

Durante il dibattito, INEW (International Network on Explosive Weapons), di cui l'ANVCG è membro dal 2017, ha incoraggiato gli Stati a intraprendere azioni concrete per affrontare i gravi danni causati dall’uso di armi esplosive nelle aree popolate. La ratifica della Dichiarazione Politica e l’adozione di misure a livello nazionale sono cruciali per ridurre le vittime e garantire una migliore protezione dei civili.

Oltre 93 organizzazioni della società civile, tra cui l’ANVCG, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, ribadendo l’urgenza di migliorare la protezione dei civili e avanzare verso obiettivi di disarmo umanitario.

Ad oggi l'uso di armi esplosive nelle aree urbane rimane una delle più gravi minacce per la popolazione civile in tempo di guerra.

Ultima modifica il Venerdì, 18 Ottobre 2024 12:01

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