L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra da tempo si sta impegnando per ottenere il pieno riconoscimento della natura risarcitoria delle pensioni di guerra – in particolare rispetto l’assegno sociale e l’ISEE, che vanno a incidere sui più indigenti – e a tal fine sono stati presentati numerosi emendamenti, sia in sede di legge di bilancio che durante la conversione dei tanti decreti emergenziali che si sono susseguiti negli ultimi tempi.
Purtroppo, nonostante l’appoggio di tutte le forze politiche, la questione della quantificazione dell’onere finanziario e della sua copertura è stata finora un ostacolo insuperabile, che non ha consentito a tali emendamenti di essere approvati, anche se comunque sono stati votati degli ordini del giorno a supporto.
Al fine di sensibilizzare il mondo politico e più in generale l’opinione pubblica su questa tematica ma anche su tutto ciò che concerne il mondo delle vittime civili di guerra, l'ANVCG ha deciso di lanciare una campagna sui principali quotidiani di media e grande tiratura, attraverso degli articoli esplicativi sulla natura delle pensioni di guerra e sulla loro natura risarcitoria, sull'identità delle vittime civili di guerra e sull'attività dell'Associazione. Qui potete leggere un fac-simile degli articoli.
Questi articoli sono usciti nell’edizione del 2 novembre dei seguenti quotidiani: Il Giornale, Il Tempo, Resto del Carlino, Repubblica ed.Roma e Centro Italia, Messaggero ed. Lazio, Corriere della Sera ed. ilano, Mattino ed. regionale Campania, Il Secolo XIX, Corriere dell'Umbria, Gazzetta del Sud, ed. Sicilia e Calabria, il Tirreno, Corriere delle Alpi, La Nazione, La Sicilia ed. Regionale, Il Giorno. Un nuova uscita è prevista nei prossimi giorni sui seguenti quotidiani: Libero, L’Avvenire, Corriere della Sera ed. Roma, Leggo, La Stampa, Gazzettino ed. Veneto e Friuli, Corriere Adriatico ed. Marche, Messaggero ed. Umbria, Nuovo Quotidiano di Puglia, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale di Sicilia.
L'auspicio dell'ANVCG è che con questa iniziativa si possa creare un clima più favorevole per le proposte che l’Associazione si accinge a ripresentare al Parlamento, a partire dalla imminente discussione sulla prossima legge di bilancio.