Il dramma dei rifugiati costretti a scappare dalle proprie terre a causa della guerra è sotto gli occhi di tutti i noi e si è imposto al centro dell’attenzione di tutta l’opinione pubblica.
L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra non può restare inerme di fronte a questo grande fenomeno della nostra epoca perché esso coinvolge delle persone che sono da considerare a tutti gli effetti delle vittime civili di guerra.
Infatti chi scappa dalle guerre e dai conflitti non lo fa certo per scelta, ma perché vede nella fuga dal proprio paese d'origine l'unico modo per salvare se stesso e i propri cari dalle atrocità che gli eventi bellici portano con sé.
E' questa un'altra delle violenze che le popolazioni civili hanno da sempre subìto e subiscono durante le guerre e che anche noi vittime civili di guerra italiane abbiamo conosciuto durante la Seconda Guerra Mondiale, con i tanti episodi di sfollamento accaduti nel nostro paese, più di una volta anche con drammatiche conseguenze.
Purtroppo una serie di fattori porta a far dimenticare o sottostimare il dramma di questi milioni di persone che si trovano ad aver perso tutto, persino una terra di appartenenza, a causa di eventi che non hanno voluto.
Questa crisi globale dei rifugiati non sarà risolta finché la comunità internazionale non la riconoscerà come un problema comune e di livello sovranazionale, ritrovando quello spirito solidaristico che nell'immediato dopoguerra ha portato all'approvazione della Convenzione ONU sui rifugiati. Sono necessarie una solidarietà globale verso le popolazioni vittime delle guerre ed uno sforzo da parte di tutti gli Stati per porre fine o almeno ridurre in modo significativo i conflitti in atto in tante parti del mondo.
Per questo motivo la nostra Associazione ha deciso di lanciare una campagna di informazione su questo fenomeno con lo slogan – “Io non volevo partire - chi fugge dalle guerre ha bisogno di una mano” - per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il dramma di queste nuove vittime civili dei conflitti.
L’iniziativa ha già registrato l’adesione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Direzione Generale per lo Studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, che è di particolare importanza perché il mondo della scuola sarà uno dei luoghi privilegiati della campagna.
La prima iniziativa di questa campagna è la partecipazione alla "Seconda giornata della Memoria e della Accoglienza", che si terrà a Lampedusa dal 1° al 3 ottobre prossimi, per commemorare le 368 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 e tutti i migranti scomparsi sulle rotte che portano in Europa.
Oltre a presentare la campagna, l’Associazione terrà un laboratorio dal nome “Memoria futura”, incentrato sul dialogo tra i sopravvissuti alle guerre di ieri e alle guerre di oggi, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell'Interno.
Per gli scopi perseguiti con questa iniziativa e il suo programma completo, si rinvia al comunicato stampa ufficiale del Comitato 3 Ottobre.
A questa iniziativa partecipano importanti e prestigiose organizzazioni italiane e internazionali, come UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), Save the Children, Amnesty International, Archivio memorie Migranti, CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e molti altri.
Nelle fasi successive la campagna si articolerà in altre iniziative anche sul territorio, con il coinvolgimento delle sezioni periferiche dell'Associazione.