Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito oggi, durante una cerimonia al Quirinale, l'onorificenza al merito a Vittoria Tognozzi, socia sopravvissuta all'Eccidio del Padule di Fucecchio e a Nicolas Marzolino, Consigliere Nazionale dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e Presidente della Sezione Piemonte e Valle d'Aosta.
Il riconoscimento motu proprio da parte del Presidente Mattarella ha unito simbolicamente le vittime civili di guerra di ieri e di oggi, sottolineando l'importanza della memoria storica e della diffusione di una cultura di pace.
"Un riconoscimento che ci rende orgogliosi - dichiara Michele Vigne Presidente dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra - e ci spinge a proseguire, ancora più motivati, nel nostro lavoro quotidiano di sensibilizzazione e difesa dei diritti delle vittime delle guerre di ieri e di oggi, forti del senso di umanità che è la condizione primaria del nostro impegno".
Le storie di Vittoria e Nicolas, pur separati da 60 anni di distanza anagrafica, sono però accomunate da un tragico destino: entrambe sono vittime civili della guerra. Vittoria Tognozzi era una bambina di 9 anni quando, il 23 agosto 1944, scampò all'Eccidio del Padule di Fucecchio, perse la madre e le due sorelle e si salvò perché la madre la nascose tra l'erba alta. Da allora porta la sua testimonianza nelle scuole per tramandarla alle nuove generazioni.
Nicolas Marzolino, nel 2013, è stato vittima di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale trovato a Novalesa (TO), quando aveva solo 15 anni. L'esplosione gli ha causato la perdita totale della vista e della mano destra. Nonostante il trauma, Nicolas ha scelto di diventare un testimone instancabile, sensibilizzando l'opinione pubblica sui rischi degli ordigni inesplosi e sull'importanza della cultura della pace.
Vittoria e Nicolas hanno trasformato la loro sofferenza in impegno di testimonianza, promuovendo il principio di umanità e la cultura di solidarietà che sono alle base della protezione dei civili in contesto di conflitto.
Durante la cerimonia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un breve discorso introduttivo, ha sottolineato come "queste azione e iniziative siano ossigeno per la società. I vostri comportamenti sono la negazione della solitudine che in questo nostro tempo è un pericolo molto alto, siamo inondati da messaggi e immagini, a volte veritieri altre no, una grande massa di flussi informativi e relazioni apparenti in cui è possibile che qualcuno si senta disorientato, solo. Questi comportamenti che avete adottato rompono quella solitudine, sia che siano frutto di iniziative meditate, organizzate con cura, sia che siano comportamenti adottati sotto la spinta di avvenimenti, nella scelta tra indifferenza e impegno verso chi è in difficoltà. Sono questi comportamenti che rendono la vita sociale migliore e nel nostro Paese sono tanti, abbiamo una grande ricchezza di questi valori e comportamenti che bisogna sottolineare e trasmettere ai giovani".
A questo link è possibile rivedere la cerimonia.